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Francesco Bosco [07/12/2012]
Ieri io e l’amico Roy abbiamo ci siamo fatti quattro orette all’interno degli spazi di “Più Libri più Liberi”, fiera per la piccola e media editoria che si svolge al palazzo dei Congressi di Roma dal 6 al 9 dicembre. Che c’entra il fumetto? Si, il fumetto ci entra poco o niente, ma arrivati al secondo piano, in un grosso e deserto open space c’era qualcosa che illuminava i nostri occhi: da lontano in effetti si intravvedevano all’interno di piccole bacheche appese ai muri pagine di fumetto molto familiare: il Topolino Giornale della Nerbini.
Avvicinandoci abbiamo scoperto che le 3-4 bacheche non contenevano solo le pagine del Topolino ma anche altri f.ti orizzontali sempre del Topolino, qualche numero del Vittorioso ed altre cose assolutamente originali. A parte il fatto che le bacheche avevano lo sportello facilmente apribile (incredibile), ma la cosa sorprendente era che all’interno di questa graziose vetrinette vi era una lampada alogena (di non lato wattaggio, per la verità) che illuminava i nostri preziosi cimeli.
Ora, d’accordo che un pagina del Topolino Giornale, quota purtroppo meno di un Dylan Dog, ma vedere tenuti uno all’altro con una molletta tipo da bucato e sotto la luce di un’alogena è veramente deprimente… quasi più che vedere un fotografo che scattava foto in mezzo a 7-8 ragazzini che giocavano come forsennati proprio a mezzo metro da quelle bacheche.
Poi, più avanti di una decina di metri, c’era un secondo open space dedicato a Salgari e alla sua opera. Deserto totale anche dal nostro Salgari! Forse qualche attimo prima c’era stata una conferenza sull’autore, visto che l’ambiente era caldo e si respirava “aria di dismissione”… non lo sappiamo, però alla richiesta se ci fosse un catalogo dell’evento o qualcosa di simile, ci è stato risposto che non c’erano i fondi per cose del genere.
Di sotto, mentre ce ne stavamo andando, era iniziata la conferenza di Baldini, il manager della Roma Calcio: niente tavole originali, ma tantissima gente.
Ah, in quattro ore di giro, nel quale abbiamo avuto il piacere di incontrare Roberto Taito (ex disegnatore di Mister No, oggi quotato pittore tridimensionale e scenografo) con il suo bel banco di cartine antiche e Mauro Paganelli, che molti di voi conosceranno come standista alle fiere del fumetto di mezza Italia, non abbiamo visto una sola persona tirare fuori il portafogli per acquistare uno che un solo libro.
Un ambiente molto “culturale” quello di “Più Libri più Liberi”, fatto di quella oramai superata appariscenza sinistrorsa a sostanza zero.
Beh, calcolando che abbiamo provato a raccontare di una vecchia dottrina illustrata magnificamente ad una “vecchia” ragazza, titolare di uno stand di poesie, e per poco non rimaniamo fulminati dal suo sguardo…. Ma che abbiamo detto di male alla signorina dagli lunghi orecchini?
Uscendo mi son letto una sua poesia sui sassi, e mi è venuto in mente quella specie di artisti che lanciano la vernice sulle tele e poi gli danno un significato.
Mah, braccia tolte all’agricoltura.