Sei in: Home page > Documentazione > I FIGLI DELLA NOTTE

Documentazione

Danilo Tagliatesta [20/12/2012]

I FIGLI DELLA NOTTE

Curiosità tra la versione originale degli albi di TEX (2a serie) e la successiva ristampa (“3 stelle” o successive)

N° 49 – LO STREGONE
Pag. 121 - Striscia n. 14 - Vignetta n. 2
Pag. 122 - Striscia n. 17 - Vignetta n. 3

N° 51 – SANGUE NAVAJO
Pag. 21 - Striscia n. 12 - Vignetta n. 1

Titolo della storia: “La tredicesima mummia

Nelle vignette in questione si vedono o, almeno nelle intenzioni degli autori, si dovevano vedere gli effetti prodotti su parti del corpo umano dalla “colonna di luce” uscente dal pozzo azteco. Nella prima vignetta (A) quando l’uomo si affaccia per vedere nel pozzo, il suo volto scompare per rivelare il teschio sottostante. La stessa cosa succede quando il prof. Nizon vi immerge la propria mano (C). Essa ci appare come ci apparirebbe se fosse stata impressionata dai raggi X su una lastra fotografica.
Tuttavia l’effetto complessivo dei disegni è deludente. Non si comprende appieno la portata del misterioso fenomeno a cui ci si trova di fronte. Ciò vale soprattutto per la scena della mano (forse sarebbe stato necessario inserire un’altra vignetta con la mano in primo piano).
Nella successiva ristampa del 1968 le due vignette vengono ridisegnate, questa volta dallo stesso Muzzi, con maggiore successo (B e D).
Soprattutto la scena della mano immersa nella luce del pozzo, essendo questa volta ripresa in primo piano, produce appieno un forte impatto emotivo sul lettore, come presumibilmente era in origine nelle intenzioni del soggettista.
Nel seguito la storia dei misteriosi “Figli della notte” ci offre lo spunto per un’ulteriore curiosità.
Durante lo svolgimento della vicenda Tex convince l’incredulo Carson che nonostante i notevoli poteri medianici questi strani esseri non possono uccidere di proprio pugno ma devono servirsi, come lo scomparso Mefisto, di persone in carne ed ossa.
Poi però nel prosieguo della storia viene mostrato uno di questi strani esseri uccidere, strangolandolo, uno stregone amico dei due pards (E).
Nelle successive edizioni questa contraddizione viene, evidentemente, notata e lo sfortunato stregone, stavolta più correttamente, viene fatto cadere vittima di un incidente: cadendo batte la testa a causa dello spavento provocato dall’improvvisa apparizione di una delle 13 mummie (F).