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Fumetto USA

Francesco Bosco & Romano Val [17/07/2013]

NOEL SICKLES

Milton Caniff, classe 1907, sappiate, ha avuto un maestro più giovane di lui: Noel Sickles, classe 1910.

Però, Caniff è ricordato come uno dei più grandi fumettisti del secolo scorso mentre Sickles si fa fatica a ricordarlo, anzi, è, in concreto, un artista sconosciuto ai più.

Indubbiamente la capacità di Caniff di vendersi al mercato dei comics e ai mezzi di comunicazione dell’epoca è stata notevole. Personaggio molto amato dal pubblico: nella sua arte vi era quella ruffianeria necessaria ad accattivarsi le simpatie degli americani. Terry, il suo personaggio più famoso, è un militare in divisa che incarna perfettamente la coscienza “eroica” degli americani, i quali, da sempre, disprezzano la guerra ma non si tirano indietro quando c’è da lottare per la propria nazione.

Da questa “formula” nasce anche l’altro personaggio di Milton Caniff, Steve Canyon, un pilota della marina militare che opera nell’affascinante mondo del controspionaggio attraversando tutto l’arco bellico realmente visssuto in numerose zone del mondo… dal Medio Oriente al Vietnam, passando per la guerra di Corea.

Noel Sickles, non ha saputo far questo e, per la verità, non è stato neppure un narratore alla Caniff, così dopo l’iniziale esperienza fumettistica passò al pieno ruolo di illustratore, con risultati che non hanno bisogno di tanti commenti: basta fare un giro su Google.

Nei fumetti la sua opera più nota è senz’altro “Scorchy Smith”, altro pilota nato nel 1930 dalla fantasia di John Terry, immerso in avventure aeree tra spie e contrabbandieri di tutto il mondo, disegnando la strip per tre anni (dic. 1933/nov. 1936).

È proprio dalle tavole di “Scorchy Smith” che nasce l’influenza sicklesiana in “Terry and the Pirates” dell’amico Milton. Non è un mistero, ci pare!

Come non lo sono, misteri, nemmeno quelli che vedono Noel Sickles eseguire alcune sequenze a matita per celebre personaggio di Caniff e che fu proprio Caniff a scrivere alcuni passaggi letterari delle avventure di “Scorchy Smith”, quando il personaggio era in cura a Sickles.

In realtà la striscia di Scorchy, pubblicata fino al 1961, passò per le mani di vari cartoonist, non ultime quelle di Frank Robbins, che a sua volta creò un pilota: Johnny Hazzard. Ma la fase grafica più espressiva e storicamente fondamentale, fu proprio quella affidata a Noel Sickles, le cui tavole influenzarono quella corrente di artisti che si rifece al suo stile modernizzando letteralmente il mondo delle nuvole parlanti. Pensiamo ad Alex Toth, Alberto Breccia o a Hugo Pratt, solo per citarne tre di livello.

Non dimenticando che nel 1929 H. Foster aveva realizzato un Tarzan fortemente espressivo ed impressionista, dal punto di vista visivo Sickles è stato il primo ad utilizzare la sintesi grafica nei fumetti, ottenendo forti contrasti di luce con l’abbondante uso del nero, tecnica tanto cara ai su citati … ma anche ad autentici fuoriclasse texiani come Giovanni Ticci e Ivo Milazzo.