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Francesco Bosco [28/04/2015]
Quella che vedete è una tavola originale di Aurelio Galleppini per la storia di Vindex, il pazzo, pubblicata nella serie a striscia Gila (16 Novembre 1957 - 1 Febbraio 1958). Ebbene, noterete subito che le tre strisce non sono concatenate tra loro, poiché fanno parte di tre differenti episodi dell’avventura con i puma giganti… esattamente sono le strisce n. 30 dei rispettivi episodi: “Nelle Mani di Vindex”, “L’Evasione” e “La Fine di un Regno”.
La peculiarità di questa tavola, che la rende unica nel suo genere, è che essa non è ritagliata nelle canoniche tre parti (strisce)… di solito quelle (poche) di Galleppini, che si trovano nel circuito del collezionismo, sono composte da tre strisce incollate tra loro con del nastro trasparente. E’ inoltre unica, perché testimone del fatto che alla fine degli anni ’60 la metodologia di lavoro all’Audace era ancora quella di far disegnare e stampare tre episodi contemporaneamente, così come succedeva per le copertine degli albi a striscia.
Tenendo conto di questi importanti particolari, possiamo dire che chiunque voglia affrontare una cronologia dei disegni di Tex deve attenersi al criterio compositivo presente nelle tavole e non alla sola immaginazione personale… dunque: buon occhio e rispetto dei tecnicismi.
Quando avremo tempo ci prenderemo la briga di fotografare tre episodi consecutivi di Galleppini, possibilmente “contaminati” da qualche suo vecchio collaboratore, rimontandoli così come nacquero nel loro “formato” originale. Forse, così facendo, si riuscirà a comprendere come il collaboratore di turno non poteva partecipare al singolo episodio di Tex.
Ad ogni modo, pur avendone parlato una infinita di volte (vedi l’argomento riguardante la composizione della prima pagina di Tex, da noi già affrontato anni fa), abbiamo voluto riprendere il filo del discorso in presenza di questo eccezionale “documento”.
Da ricordare che il racconto con Vindex protagonista, fu presentato dalla casa editrice di Tex con un lancio sulla copertina delle strisce che citava “44 pagine a colori”: in realtà si trattò di far abbozzare allo stesso Galleppini alcune pennellate di ciano direttamente sulle tavole originali.
Segnaliamo che in questa tavola non sono presenti correzioni, ne tantomeno montaggi redazionali… e che si tratta di strisce non riconducibili a copiature di vecchi disegni di Tex, ma di disegni nati dalla fantasia di Galleppini: siamo nel 1958, ed è proprio da qui che parte una storia che presto vi racconteremo…