Sei in: Home page > Articoli > Ecco perché oggi Tex è qui!
Francesco Bosco e Mauro Scremin [02/12/2015]
Qualche giorno fa abbiamo ricevuto una lettera da parte di Valter Favaro, tramite un mio vecchio amico. Ci teniamo a renderla pubblica, non certo per vanità quanto perché mette in risalto ciò che noi - io e Mauro Scremin - volevamo trasmettere con l’opera “Western all’italiana”, ossia raccontare la storia delle copiature texiane senza alcuna intenzione di sminuire il lavoro di Aurelio Galleppini.
Purtroppo, non come qualcuno ha voluto più o meno involontariamente intendere, il libro è esattamente un inno (quasi un “grido di dolore”, oseremmo dire) all’arte texiana del vecchio e ormai scomparso Maestro. E’, come leggerete nelle righe dell’amico Valter, la storia del “fardello Tex” che Galep portò avanti con estrema fatica e senza il quale oggi non saremmo qui a leggere TEX.
Siamo felici che “Western all’Italiana” sia stato recepito nel modo in cui lo ha recepito un comune lettore che neanche conosciamo. Leggere le parole di Valter ci ha fatto capire che il “bersaglio etico” è stato centrato in pieno, anche se qualcuno, ripetiamo, ha “assorbito” l’opera in ben altra maniera.
Con un altro amico, Roberto, che non ha lasciato scampo a Galep (“… incomprensibile il comportamento dell’autore, punto!!”) abbiamo provato a giustificare a voce l’eroico lavoro del vecchio disegnatore di Tex, ma comunque portando rispetto alla sua opinione, poiché Roberto è uno dei pochi che ha letto passo per passo i testi della pubblicazione.
Insomma, dal momento che tra le moltissime email che ci sono giunte in redazione ve ne erano tante di “condanna”, viene il legittimo sospetto che tanti abbiano guardato solo le figure del libro… tranciando poi giudizi affrettati.
“Volevamo il pane quotidiano? Ebbene, non c’era altro modo di averlo!” (e grazie anche a Sergio, proprio nel giorno del suo compleanno)
Ecco perché oggi TEX è qui.
8 novembre 2015 21:18:08
Buonasera Gianluca, finalmente ho messo le mani (e gli occhi) sul libro.
Dire che sono soddisfatto è il minimo per questo lavoro che fin da una prima visione sommaria si dimostra a dir poco monumentale.
Solamente la parte delle pure e semplici immagini deve aver richiesto un numero imprecisato di ore di lavoro per il reperimento, e in più va aggiunta tutta la parte scritta che serve da collante e che fornisce un resoconto preciso, dettagliato e approfondito riguardo ad un aspetto del personaggio Tex e del suo creatore grafico che personalmente conoscevo solo in maniera vaga, vale a dire la fonte di ispirazione delle copertine di Galep.
Il contenuto del libro non mi fa mettere in discussione il talento del Maestro, anzi mi fa aumentare la stima nei confronti suoi e del suo lavoro.
Considerando l’epoca a dir poco pionieristica durante la quale Aurelio Galleppini ha realizzato le varie copertine di Tex (più innumerevoli strisce), i tempi ristretti di consegna e il fatto che per lunghi anni il "fardello Tex" è gravato solo sulle sue spalle (e mani), non posso che ammirare il suo talento per aver saputo adattare alle proprie esigenze la serie di illustrazioni di altri artisti che lo hanno preceduto.
In definitiva la mia non vuole essere una recensione (non ne sarei capace), ma spero sia chiaro il mio apprezzamento per il libro.
So che sei amico di Francesco Bosco, e pertanto ringrazio te per avermi dato la possibilità di acquistare il libro e, se possibile, ti chiedo di fagli sapere che lo ringrazio (insieme ad eventuali collaboratori) per avere dedicato parecchio del suo tempo a fissare su carta dei ricordi, delle esperienze e delle informazioni che altrimenti sarebbero cadute nell’oblio.
Un cordiale saluto e grazie ancora,
Valter Favaro