Sei in: Home page > Autori di Tex > Auguri Giovanni!
Francesco Bosco [20/04/2020]
A Roma la chiamano “sola”, da altre parti “pacco”… beh, mettetela come vi pare, ma la “sola” che presi da ragazzino fu così fatale da cambiare le sorti della mia adolescenza: mi avevano rifilato un Tex in uno scambio di fumetti avvenuto tramite il cestino della spesa che una volta si calava dalla finestra di casa. A tirarmela fu un amico nel lontano 1971. Ci eravamo accordati per uno scambio di Topolino, così dopo aver calato i miei tirai su voracemente i suoi, stranamente avvolti in una busta, con l’intento di passare un meraviglioso pomeriggio di letture. Amavo Topolino, ma leggevo volentieri anche i fumetti di guerra della Dardo (specie i Supereroica) e Bianconi (Us Army, Us Navy, Kalì, Erik, ecc…). Dentro quella busta non c’erano però i Topolino e i guerra, c’erano romanzi d’amore e un paio di Tex. Naturalmente del mio amico non c’era più traccia! “Tex”, pensai, “roba per grandi”. Neanche lontanamente potevo immaginare che quei due albi che avevo tra le mani erano un pezzo di una storia del ranger tra le più applaudite di sempre. Iniziai, lì in piedi, a leggere il primo: "Tamburi di guerra", al quale mancava il riquadro della copertina successiva sulla quarta. Potevano essere le due del pomeriggio, ricordo solo che mia madre verso le sei o le sette di sera mi rimproverò perché non stavo facendo i compiti delle vacanze. Ma niente, dopo cena ricominciai daccapo: "Tamburi di guerra" e "Giubbe Rosse" e l’indomani mattina di nuovo "Tamburi di guerra" e "Giubbe Rosse". Ero precipitato nella passione che mi accompagna ancor oggi.
Scrivo questo perché oggi è il compleanno di Giovanni Ticci (80°), colui che quei due albi li ha disegnati e che è “responsabile” di avermi trascinato con le sue vignette dentro un mondo che non avrei mai nemmeno lontanamente immaginato, così come non avrei mai nemmeno lontanamente immaginato che un giorno lo avrei conosciuto di persona. Sono stato a casa sua per un’intervista, l’ho incontrato di nuovo durante una commemorazione per ricordare Sergio Bonelli e ci siamo fatti una lunga chiacchierata recentemente a Roma.
Io ho una ristretta cerchia di artisti del fumetto della vecchia generazione che amo visceralmente: Raymond, Kubert, Buscema, Williamson, Molino, Tacconi, Frollo, Milazzo, D’Antonio e Ticci, ma alla fine se ne dovessi scegliere uno sceglierei proprio Ticci, se non altro perché è direttamente legato a Tex, il personaggio che più di ogni altro mi ha dato una visione di vita. E non scherzo!
Auguri Giovanni… e alla prossima.