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Massimo Laconi [12/09/2012]
Cosa possiamo dire di Braccato!... che è un albo con poche idee o che è un albo che segna definitivamente la mancanza di feeling tra Tito Faraci e Tex? Tra le due diremmo che la verità si trova proprio in mezzo, le idee di Faraci in Tex sono state sempre eccessivamente “semplici” (se non per la “strana” ma bella costruzione del maxi con Diso “La Belva Umana”, che almeno ha mostrato un Tex “osato”) .
L’albo di oggi, nel quale, tra l’altro, vi si annota anche il tentativo non poco ambizioso di costruire una sequenza “cinematografica” costituita da un’ interminabile sparatoria, mette in mostra un personaggio in linea con la concezione nolittiana (massimo grado di difficoltà per Tex) e bonelliana (che però è una conseguenza dato che, al contrario di quello che si pensa e si scrive, Bonelli senior e figlio su certi meccanismi narrativi non sono così distanti). Manca però la verve texiana, tanto da poter trasformare l’albo Braccato in una qualsiasi puntata di un altro personaggio a fumetti: basta mettere a Tex un paio di baffi o una camicia a quadri.
Non possono essere didascalie d’apertura o elementi della scuola del linguaggio bonelliano a salvare la prima parte di questa sceneggiatura, ci vuole ben altro. Ci vuole innanzitutto sintesi (si possono dedicare tante pagine ad un cane? cinque solo per fargli trovare il corpo di Tex nella pineta?) e poi un po’ più di praticità visto che al lettore interessano divertimento e concretezza e non noiosi “incontri” tra bene e male, sceriffi incompresi e letterati superdotati.
Nello scrivere una sceneggiatura ci possono essere delle false partenze, ma questo in Tex non è mai successo (sempre che non si voglia giudicare una storiellina ingenua, “Il Totem Misterioso”, come qualche giovanotto di belle speranze ha fatto), con Faraci neanche, ma si nota un limite dell’autore nella “presa” del personaggio. Tex è assolutamente avventura! Non sarebbe male se nella testa di Faraci si addensassero “cattivi pensieri” tali da indurlo a scrivere qualcosa di completamente “fuori” dal suo classico schema, costituito sempre da “Tex + personaggio”.
Che dire… una bella civiltà misteriosa, un grosso intrigo a S. Francisco, una guerra indiana…