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Massimo Laconi [27/07/2013]
Abbiamo voluto aspettare di aver letto diversi numeri di “Le Storie” prima di esprimere un commento su questa nuova serie mensile e, dopo dieci mesi e altrettanti albi letti, possiamo dire di essere assolutamente soddisfatti e grati alla redazione della Sergio Bonelli Editore per questo stimolante progetto.
Capita che, finita di leggere una puntata, si attenda con frenesia quella del mese successivo: francamente una cosa che, almeno al sottoscritto, non accadeva dai bei tempi andati, quando ci si chiedeva come sarebbero stati i disegni e la copertina del numero successivo e, ne caso de "Le Storie", quale sarebbe stato il prossimo argomento. Un’emozione che non mi prendeva più dai tempi dei primissimi numeri di Nathan Never!
L’idea di voler proporre ogni mese una storia originale senza personaggi fissi, cambiando ambientazioni, periodo storico e genere si è rivelata una validissima alternativa alle ormai stanche pubblicazioni delle serie fisse. Si è detto di una similitudine con la memorabile collana “Un Uomo un’Avventura”, lanciata dalla Bonelli negli anni ’70 e che ospitava artisti di assoluta fama mondiale ma, in tutta onesta, qui le cose sembrano essere molto diverse a) perché la collana “Le Storie” è meno grafica della antesignana “Un Uomo un’Avventura” b) perché quest’ultima era a colori c) perché conservando entrambe il criterio dell’argomento sempre diverso, “Un Uomo un’Avventura” metteva in bella mostra il disegnatore, anche se questi, spesso, era l’autore dei testi (vedi Pratt, Micheluzzi, Battaglia, Gattia, D’antonio, Crepax, Gigi etc etc). Per non parlare della veste grafica, innovativa per entrambe, ma con foliazioni che ne determinano tutta la "sostanza".
Poi, o che si tratti di iniziativa resa possibile con la pubblicazione di racconti tenuti nel cassetto o che il progetto stesso sia stato messo in piedi per tener occupati i molti autori della Bonelli, poco importa: quello che importa è che la pubblicazione sembra raccogliere il giusto seguito.