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Francesco Bosco [28/10/2011]
Con ancora negli occhi il Ticci de "Il messsaggio dei Dakotas" prende vita nell’albo n. 168 una delle più "controverse" avventure scritte da GLB: "L’idolo di smeraldo". Ne è autore grafico Fernando Fusco che si rifà in maniera evidente al Ticci, fortemente giolittiano, di "Vendetta indiana" e "Massacro". Nonostante il modello grafico preso a riferimento, il tratto beffardo e stravagante di Fusco colpisce subito per lo strappo che dà rispetto ai più misurati stili distintivi di Galep & C.
Un Tex innanzitutto più giovane, fisicato come non mai, e con sempre il sorriso sulle labbra. Insomma, un ranger come non si era mai visto... tanto da gettare nello scompiglio i lettori fino a quel momento abituati al Tex in una certa maniera.
Dunque un disegnatore "controverso" per una storia, come dicevamo, "controversa". Se Tesah nella fatidica "Il totem misterioso" corre mille pericoli assieme al suo salvatore ma alla fine ha salva la vita, ne "L’idolo di smeraldo" Hanaba non ha la stessa fortuna, lasciando pensare ad un GLB più duro. Ma probabilmente in un’avventura d’esordio, come fu "Il totem misterioso", sarebbe stato sconveniente adottare una soluzione che prevedesse la morte dell’eroina femminile qual era Tesah. Hanaba, invece, è annoverabile tra i personaggi della saga che muoiono eroicamente al fianco di Tex, come quel Gentry ne "La gola della morte".
Idoli, indiani malvagi ed impavide figure femminili sono elementi che spesso si compenetrano nella narrazione bonelliana, ma quello che salta agli occhi è la volontà di Tex di annientare le ancestrali terre del popolo Hualpai, una volontà che trasforma il Nostro in un irriflessivo uomo che agisce con sorprendente impeto, ordinando ai suoi Navajos di mettere a ferro e fuoco il villaggio Hualpai al fine di ridurlo a ritrovo di lupi e coyotes.
"Le colpe di Shinto e Ta-Ho-Twan ricadranno su di voi e sui vostri figli... il vostro tempo è finito". Sotto sotto viene da domandarsi del perché di tale scarico di istintualità da parte di GLB, il quale sbrocca letteralmente di fronte all’esoterico mondo ipnotico-totemistico. Che ne sia attratto, tanto da entrarci come un demonio distruttore?
"Tex sono io" disse.
("L’idolo di smeraldo" e "La carica dei Navajos", nn. 168-169)