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Altri fumetti

Francesco Bosco & Andrea Billeci [27/10/2011]

FUMETTI DI GUERRA: U.S. ARMY

Parlare di fumetti di guerra e non andare con la mente a quei meravigliosi anni ’60 e ’70 in cui il genere ebbe il suo massimo fulgore, è praticamente impossibile. Quanti ricordi, ad esempio, con Supereroica -Dardo 1965- un volumetto che raccoglieva materiale proveniente dall’inglese Fleetway Publications e che è ricordato con affetto dai vecchi lettori. La pubblicazione in copertina  citava "4 storie inedite di terra cielo e mare" e, senza esagerare, molte sono da celebrare ancor oggi come autentiche perle del fumetto di genere bellico.

Poi, sull’onda di Supereroica, preceduta tra l’altro dall’albetto pinzato "Collana Eroica" (Dardo 1962) che ne fu "equipaggiatore", si ricordano mille altre pubblicazioni di cui val la pena ricordare  Commandos, U.S. Navy, Guerra d’eroi, Submarine, Forza Joe, Victory, Pattuglia X, Jaguar, Raf, Invincibili U.S.Army etc... che, a partire dalla seconda metà degli anni sessanta, pullularono nelle edicole.

U.S.Army (Collana Sierra, ed. Bianconi) di cui intendiamo brevemente parlare, iniziò le pubblicazioni a partire dall’agosto 1968. F.to tascabile 18 x 23, mensile, caratterizzato da costoline colorate rosse, gialle, azzurre, verdi, raramente bianche, proposto a 150 lire. La numerazione delle pagine degli episodi variava di storia in storia, da 115 a 122, mentre l’intero volumetto era composto da 128 pp + copertine. Testi di Ennio Missaglia, disegni di Vladimiro Missaglia (con la collaborazione di autori ignoti), due artigiani veneziani, e le copertine di Marcarini, Jacono, De Gasperi e altri.

U.S. Army chiuse col numero 52 (dicembre 1972) saltando due mensilità.

I primi 26 numeri raccoglievano le gesta di due eroici marines, il sergente Steve Full e il fido caporale John Cannon, all’interno di eventi storici della guerra sul fronte del pacifico tra Nipponici e Americani, da Pearl Harbour alle Midway, da Guadalcanal a Okinawa etc...

Le storie erano gradevoli, soprattutto quelle dei primi numeri, e raggiunsero la punta di eccellenza in "Il Massacro"(n° 22), una storia dal vago sapore "Vietnamita". Anche "I Bastardi di Bataan", primo numero della serie, è da inserire tra le storie migliori, con l’attacco nipponico alla flotta statunitense di stanza a Pearl Harbour e l’inizio della storia d’amore tra Steve Full e l’infermiera Joan.

Dal 27 al 52 il nuovo protagonista sarà il capitano Rogers e il fronte di guerra si sposterà dal Pacifico al Nord Africa ... fino all’Europa. Qualche buona storia la troviamo anche qui, mentre i disegni andranno pian piano scadendo. Vladimiro Missaglia, disegnatore dallo stile prattiano, sviluppa il lavoro sulla scia di quello che era il disegnatore di "guerra" per eccellenza: Ferdinando Tacconi.