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Francesco Bosco [18/12/2014]

Ci lascia Virna Lisi

… è da stamattina che mi dico: “18 dicembre, ma che mi ricorda questa data?” Niente, per tutta la mattinata ogni tanto mi veniva in mente questo “18 dicembre” senza che gli legassi qualcosa.

Poi, la notizia che purtroppo questa data dovrò ricordarla per sempre: è morta Virna Lisi.

Fu da lei che arrivarono i primi fumetti della mia vita a metà degli anni ‘60: i Topolino Libretto dal n. 100 al n. 105 (che ancora oggi conservo). Al tempo mio padre era il comandante della sua bellissima barca e lo è stato per i 50 anni a seguire fino a qualche stagione fa.

Ero spesso su quella barca e spesso ero a leggerci i fumetti che trovavo disseminati nel salone e nelle cabine dei marinai. Lei difficilmente c’era, e se arrivava io andavo a nascondermi: non volevo arrossire.

Me la ricordo l’ultima volta al funerale di mia madre, la chiesa era piena di gente che ad un certo punto aveva cominciato ad accorgersi di quella presenza e si chiedeva come mai. Il paese non perdona! E tutti quelli che non sapevano che mio padre era stato non solo il comandante dei suoi yacht ma anche una persona di fiducia, una volta fatte le condoglianze mi chiedevano... immaginate cosa. Ho baciato gente che manco conoscevo, per mezzo pomeriggio.

C’era anche il marito Franco (morto lo scorso anno), una persona che ha condiviso con lei una lunga storia d’amore.

Che dire di lei? Era di una bellezza evidentemente straordinaria se ogni tanto mio padre (e per cinquant’anni di seguito) raccontava a mia madre e alle sorelle di lei del fascino di questa donna. Poi mio padre era altrettanto fiero che “la signora Virna” gli dicesse che si era preso una donna bellissima come mia madre. Ed era vero, perché mia madre è stata una delle donne più belle che io abbia mai visto.

Un saluto a Virna, passerò un pezzo di pomeriggio a rileggermi quei Topolino pensando al suo ultimo viaggio.