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La redazione [29/09/2017]
Scrive il nostro vecchio amico Angelo: “Dopo un periodo di pausa ho ripreso a collezionare Tex e ho avuto l’opportunità di acquistare un Tex 1 non censurato nella versione “Leggete” in terza, senza la parola purtroppo. Prezzo consono alle condizioni dell’albo, che presenta diversi problemi. Appena arrivato ho avuto la "sgradita" sorpresa di notare che il quarto fascicolo (quello che inizia con l’episodio dal titolo “Terrore a El Paso”) non era quello del numero 1, bensì quello del terzo fascicolo del numero 2 (riferimento “Sul Sentiero di Guerra”), sempre comunque non censurato. Stavo per contattare il venditore per riavere indietro il pagamento ma poi pensandoci bene ho ritenuto opportuno tenere l’albo. Il motivo lo si può ben immaginare e riguarda appunto i tempi di uscita del n. 1 di Tex non censurato da sempre appassionatamente dibattuti. Com’è possibile, infatti, che in tipografia fossero già presenti i fascicoli del n. 2, quando si stava cominciando a stampare il primo albo della collana?”
C’è da supporre che la versione del n. 1 con dicitura “Leggete”, tra l’altro sicuramente uscita a breve distanza dalla versione con dicitura “Nel Bellissimo Albo”, sia stata preparata in tipografia assieme all’albo n. 2 e la conferma non può che arrivare dal fatto che per ridurre i costi di stampa e distribuzione, era più logico aumentare le tirature in tipografia: dunque, l’Audace faceva stampare gli albi spillati di prima generazione in coppia. Se ne dedusse qualcosa anche quando Sergio Bonelli parlò di cover del gigante preparate a coppie.
Riguardo al fascicolo immesso erroneamente, possiamo testimoniare che oggi esistono versioni in brossura dei vari personaggi Bonelli che risentono dello stesso problema: come, ad esempio, un fascicolo (perchè anche gli albi in brossura nascono in fascicoli) di Zagor che puoi ritrovarti in un Mark. E qui dobbiamo dire che le testimonianze non mancano.
Lo stesso numero 8 di Tex, nella sua versione censurata e spillata con strillo in quarta, è stato ritrovato con impressa la matrice degli interni di copertina della raccoltina della serie “Rossa” n. 71 “Caccia Notturna” (dicembre 1961) all’interno delle sue pagine. Alchimie tipografiche vere e proprie!
In ultimo, non sappiamo quante copie dei non censurati venivano commissionate alla tipografia dall’Audace, probabilmente non tante, è ovvio allora che assommare materiale, per giunta di ristampa, agevolava la contrattazione del prezzo. Se fossero state 50 mila, sembra normale che venissero portate a 100 mila (quindi due albi) portando la commessa ad un prezzo più vantaggioso. E non è escluso che da questa procedura di stampa possa inoltre essere scaturito il n. 43 spillato che si ritrovò solo soletto in fondo alla fila con appiccicato sulle chiappe uno dei misteri più grandi della cronologia texiana: il “continua”.