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La redazione [10/07/2020]
Scaduti come mozzarelle avariate, vi sono in giro post recentissimi che continuano a “vendere” la copertina di “Yampla Flat”, nello specifico la figura di Tex, come opera di Mario Uggeri. L’autore è quasi certamente invece Emilio Uberti, su uno sfondo realizzato da Franco Bignotti. A parte il fatto che fino alla fine degli anni ’80 nessuno si era mai accorto che la copertina fosse di qualcun altro e non di Galleppini, sarebbe interessante sapere da quale assunto si è partiti per attribuire “Yampa Flat” a Uggeri. L’impressione è che si tratti del solito copia-incolla, nulla di più. Sono passati quasi trent’anni da quando Galleppini ci rivelò, anzi confermò, dal momento che noi già sapevamo, che quel modo di tratteggiare Tex non era il suo. Non seppe dirci chi fosse l’autore e la lista dei papabili che gli sottoponemmo era composta da disegnatori che lui non aveva mai neanche sentito nominare o il piacere di conoscere (vedi Muzzi). Poi arrivammo da Uggeri. Gli facemmo vedere la cover mettendogli in mano direttamente l’albo di Tex n. 22: ebbene, Mario scartò subito l’ipotesi che quel Tex fosse suo.
E fu così che il mistero “Yampla Flat” rimase irrisolto per decenni. I nomi accostati a quell’opera texiana nel frattempo sono stati tanti: Muzzi, Cubbino, D’Antonio, lo stesso Bignotti, e perfino qualcuno il cui stile era lontanissimo da quei tratti (leggasi Roy D’Amy). Poi, di recente, analizzando alcune copertine della collana “Avventure del West” dell’Audace, ci siamo accorti che esistevano delle analogie tra alcuni particolari di quelle cover con quelle di “Yampa Flat” nella versione “originale” Albo d’Oro, e che queste portavano ad Emilio Uberti, per altro collaboratore assiduo dei Bonelli in quegli anni. È bastato tirar giù uno studio neanche troppo complicato per arrivare ad una conferma, o quasi. In realtà, Uberti era un nome che noi tenevamo sott’occhio da tanto tempo, ma sapevamo che non potevamo sparare cazzate a vanvera. A sparare cazzate a vanvera si fa peccato!
Analizzando il fogliame presente alle spalle di Tex, nella Albo d’Oro n. 17 dell’ottava serie “Scontro sul fiume”, ci siamo subito resi conto che qualche punto di contatto con l’Uberti di “Avventure del West” (n. 1 decima serie “Il segno del corvo”, 1959), esisteva. Nessuna certezza, come al solito, ma almeno un filo “logico” che riconducesse all’autore di Kociss… o quantomeno a quel disegnatore che illustra le cover dell’ottava serie dell’Albo d’Oro di Tex anche nei numeri 18-19 e 20, oltre il già citato n. 17.
Insomma, alla fine della fiera, non trattasi sicuramente di Mario Uggeri… e nemmeno di Bignotti o D’Antonio (diavolo, ma siete in grado di riconoscere uno stile?). Di Roy D’Amy neanche a parlarne: viene la pelle d’oca al pensiero che qualche matto lo veda in quella copertina. Naturalmente Muzzi è scartato in quanto egli stesso ci ha riferito di non aver mai fatto copertine per Tex ma solo tavole interne.