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Francesco Bosco [29/05/2024]
Beh, devo dire che la notizia della scomparsa di Luca Vannini mi ha fatto passare una triste mattinata. Non l’ho mai conosciuto, ma con lui c’era un “filo speciale”, visto che non appena vidi le sue magnifiche opere dipinte, opere realizzate quando ormai non disegnava più per la Bonelli, decisi di pubblicarlo senza sosta sul mio sito.
Un filo speciale. La storia è andata più o meno così, ed vecchia di parecchi anni…
Avevo preso in asta delle tavole di fumetto da un noto mercante di Roma, ma erano talmente tante che assieme decidemmo di vederci nei pressi di casa sua per la consegna a mano. Una volta incontratici, e stabilito un rapporto di fiducia, lui decise di portare me e mia moglie nel suo appartamento per mostrarci alcune meraviglie: alludo a roba tipo “Le 110 pillole”, di Magnus, copertine e tavole di autori come Pratt, Crepax, Kirby, Biffignandi, Toth ed altri splendori. In mezzo a tutto quel ben di Dio, mia moglie mi fece notare, messo in un angolo, un dipinto di Tex di una bellezza straordinaria. Chiesi al proprietario chi ne fosse l’autore e se vendeva l’opera. Era di Luca Vannini (azz quello di Julia??!), e l’opera era in vendita. La comprammo subito, e insieme ad essa altri dipinti di Tex e Ken Parker. Portai via insomma tre opere dedicate a Tex e tre dedicate a K. Parker, più un bel catalogo con tutte le opere del Vannini, curato peraltro dal padrone di casa, due cover di Kriminal di Corteggi e una copertina di Ferri Gallieno.
Quando arrivai a casa, scattai una foto ad un Tex presente nel catalogo, ci feci un articolo per il mio sito e lo condivisi con gli amici un forum di Tex ai tempi molto seguito: volevo sapere le loro reazioni di fronte a tali bellezze: Beh, rimasero tutti di stucco.
Fu così che praticamente, una volta alla settimana, sul ‘baci e spari’, dedicavo a Vannini un articolo, naturalmente corredato dall’immagine di una sua opera a colori presa dal catalogo.
Dopo qualche mese, e decine di brevi articoli, notai che tutte le immagini mi venivano “rubate” e pubblicate in svariati siti, blog, forum e spazi dedicati al fumetto. Vannini andava, mi disse chi mi aveva venduto le sue opere, e che perfino il suo catalogo era esaurito, e mi aggiunse che me l’avrebbe voluto far conoscere di persona al più presto. Un giorno dovevamo recarci a casa sua (se non erro viveva con la madre), ma non ce ne fu poi modo.
Qualche tempo dopo, credo fosse il 2016, sentii Mauro Boselli al telefono per un vecchio episodio dell’Audace di cui io avevo gli originali e che la SBE voleva stampare, quando, tra una chiacchiera e l’altra, lui mi disse che il bravo Alessandro Poli (uno davvero bravo) rincorso da tempo aveva finalmente accettato di fare Tex. Questa cosa mi fece venire in mente Luca Vannini, così rilanciai dicendo: “dovreste riassumere lui, anche!”. Glielo dissi perché ho sempre saputo che Boselli di “bravi disegnatori” se ne intendeva. Accennammo anche al fatto che Vannini aveva fatto “cose” che a Sergio non erano andate, che era lento, bla bla… e la cosa finì li.
Poi però lo chiamò. Io ne fui contento… il filo era ora legato. Ecco perché oggi sono triste.
Adios Luca, fai buon viaggio.